di Daniele Santi
La sensazione molto forte dopo i fatti di Colonia e dopo tutto quello che è stato detto, ma soprattutto dopo tutto quello che è stato taciuto, è che si tratti di una bruttissima storia orchestrata da arte per far fuori Angela Merkel senza troppi complimenti perché una troppo lunga permanenza al governo è cosa che disturba, a lungo andare, e si sente il bisogno di un ricambio. Soprattutto quando si sente la necessità di cambiare velocità. O strategia. E qualcuno funziona da tappo.
Avrete notato che il nostro Primo Ministro Matteo Renzi nelle ultime settimane ha alzato i toni rispetto all’amata (un tempo) Merkel per sposare filosofie più filo-americane, diciamo. Renzi è un abilissimo fiutatore dell’aria che tira ed il suo cambiamento di atteggiamento e di toni nei confronti della Cancelliera tedesca non è sicuramente casuale. E’ vero tuttavia che il problema violenza sulle donne va al di là del merkeliano agire o vivere se è vero, come scrive un comunicato della Regione Emilia Romagna che pubblichiamo in altra sede, che “Nell’ultimo anno, nell’Unione europea una donna su due è stata vittima di violenze fisiche o sessuali” e Merkel o non Merkel, il problema dell’attacco alle libertà personale delle donne è un problema da risolvere alla radice prima che diventi ingovernabile.
(13 gennaio 2016)
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