di Gaiaitalia.com
Un’epidemia di colera si è scatenata nel campo profughi di Dadaab in Kenya ed almeno dieci persone – somali rifugiati – sono morte dopo avere contratto la malattia. Gli ammalati accertati sarebbero almeno un migliaio. Focolaio dell’infezione il campo profughi dove le scarse condizioni igieniche sarebbero la cusa della malattia che, secondo quanto affermato da un portavoce dell’Agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr), si è manifestata a novembre.
Il colera si trasmette soprattutto attraverso acqua contaminata da escrementi umani e a causa di precarie condizioni igieniche, che in questo caso sono state aggravate da settimane di piogge intense sul Kenya. Dopo un periodo di incubazione che va dai cinque ai dieci giorni, l’infezione dell’intestino provoca diarrea grave, disidratazione e, in assenza di un rapido trattamento, la morte nel giro di poche ore.
(9 gennaio 2016)
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