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#Visioni di Mila Mercadante, della notte di San Silvestro o di come prendere due piccioni con una fava

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Germania Violenze Coloniadi Mila Mercadante   twitter@Mila57160236

 

 

 

Cinque giorni dopo il capodanno le notizie sono arrivate come se si trattasse di dispacci d’agenzia emessi in tempo reale: confuse, frammentarie, inesatte. La ragione è meramente politica. Si è cercato di tacere finché è stato possibile per evitare che si scatenasse un putiferio ai danni di una Angela Merkel già traballante. E’ lei che da mesi sta faticando per convincere i tedeschi e l’Europa tutta che l’accoglienza è un dovere e che i problemi si possono gestire con razionalità. Non lo fa esattamente per umanità, ma per dare linfa alla patria. Alla Germania serve forza lavoro giovane e a basso costo, il 50% dei tedeschi ha più di 45 anni e entro il 2080 la popolazione sarà diminuita al livello di quella italiana, superata dai francesi che saranno cresciuti di oltre il 15%. Merkel è una statista vera, pensa al futuro del suo paese più ancora che al presente e la terribile notte di San Silvestro le ha rovinato il programma.

 

Abbiamo saputo che solo a Colonia 120 donne hanno denunciato assalti, lanci di petardi e di molotov, molestie sessuali, stupri e rapine e che tutto è avvenuto nei pressi della stazione. Non è esatto: gli stupri sono stati due – salvo aggiornamenti – e non sono avvenuti a Colonia ma nel sud della Germania, in un appartamento al confine con la Svizzera a danno di due ragazze di 15 anni e non ad opera di nordafricani richiedenti asilo bensì di 3 giovanissimi siriani (21, 15 e 14 anni) residenti in Europa, cittadini europei a tutti gli effetti. Due abitano in Germania e un altro tra Svizzera e Olanda. C’è di più: diversi episodi di aggressione sono avvenuti anche in altre quattro città tedesche (70 le denunce ad Amburgo) e poi a Zurigo, a Helsinki, a Salisburgo, eppure se n’è parlato soltanto nelle ultime ore.

 

Abbiamo saputo che i delinquenti di Colonia erano mille – perlopiù nordafricani richiedenti asilo – ma non è vero: un migliaio di uomini erano effettivamente presenti alla stazione quella sera ma non hanno partecipato in massa alle aggressioni. I disturbatori – ubriachi e drogati – non erano solo africani, tra loro c’erano anche afghani e siriani, ma questo l’ha detto un agente di polizia, il quale si è dichiarato dispiaciuto di dover rivelare l’amara verità. I siriani li ha voluti la Merkel. Bisogna distinguere tra rifugiati comuni e rifugiati scelti: stilare graduatorie è una specialità tutta tedesca quando si tratta di esseri umani.

 

Abbiamo scoperto che anche in Germania la prevenzione per la tutela dei cittadini non è sufficiente: le forze dell’ordine sono scarse numericamente, sono impotenti e mal distribuite sul territorio, e abbiamo constatato che quando bisogna agire con la forza esse si trattengono e si contengono per evitare il peggio. Oggi anche i più distratti sanno con certezza che la sicurezza in Europa è un mito.

 

Abbiamo dovuto sorbirci i pistolotti della stampa di destra che non vede l’ora di dare addosso al musulmano e che ha definito la nottata una “guerra santa” contro le nostre donne. Stavolta anche la stampa politically correct, cosiddetta di sinistra, di fronte alla violenza di genere se ne è uscita con titoli evocativi e ipocriti. Uno per tutti: “Sul corpo delle donne no pasaran”. Il migrante vuole offendere le donne libere, dunque, perché professa la religione sbagliata e viene da una cultura sbagliata e sessista. Riguardo alla violenza di genere, occorre ricordare che in Italia muore ammazzata una donna ogni 2,5 giorni, che in Europa 62 milioni di donne hanno subìto aggressioni almeno una volta. Occorre ricordare che se il 76% delle molestie sessuali è praticato da sconosciuti, il 62,7% degli stupri viene commesso in famiglia, dai partners o dagli ex. Occorre ricordare che il 55% delle donne europee denuncianti ha dichiarato di aver subìto molestie sessuali nell’ambiente lavorativo. Il promemoria non giustifica né minimizza l’assalto dei mille a capodanno, ristabilisce se non altro un equilibrio: i maschi possono far paura a prescindere dal luogo di nascita.

 

Il migrante ha premeditato e organizzato i disordini della sera di capodanno per umiliare l’Europa del nord? Così dicono, lo ha fatto per sfregio, per invidia della libertà, per mostrare odio. Il migrante ha compiuto un attentato non meno grave del terrorismo armato. Allora il migrante è proprio un fesso, signori e signore: si mette in difficoltà con le sue proprie mani, si mette in condizioni di finire in galera e di farsi espellere, provoca coi suoi atti violenti restrizioni e respingimenti e danneggia i disperati che vogliono arrivare qui. Il migrante ha colpito proprio la Germania, il paese più ricco e ambìto, l’himmel deutsche, il più generoso in fatto di accoglienza. Ma se non si ricorre a spiegazioni approssimative (assunzioni massicce di alcool e droghe pesanti tagliate pure male) una ragione plausibile per ciò che è successo non si trova, e se si trova non si ha il coraggio di esternarla. Certo è che se da un lato la notte di San Silvestro ha danneggiato l’immagine della Cancelliera, dall’altro due risultati li otterrà : faciliterà il processo di chiusura all’accoglienza e costringerà i cittadini europei spaventati ad accettare – anzi, a invocare – la militarizzazione delle frontiere, delle città, dei quartieri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(8 gennaio 2016)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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