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I 68mila morti per inquinamento denunciati da Beppe Grillo, principe dell’invenzione di bufale

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beppe grillodi Il Capo

 

 

 

L’aumento della mortalità in Italia (+68mila persone circa rispetto al 2014) è da imputarsi all’inquinamento e quindi al governo Renzi, colpevole di avere governato nell’ultimo anno. Dunque vediamo: quando Beppe Grillo scorrazzava con i suoi fuoristrada Matteo Renzi non era ancora in grado di guidare. Quando ad esempio Beppe Grillo ebbe il famoso incidente nel 1981 che costò la vita ad alcune persone alla guida di una fuoristrada di grossa cilindrata l’attuale presidente del consiglio (nato nel 1975), aveva sei anni ed ancora dodici anni gli sarebbero mancati prima di avere l’età per la patente, ammesso che non abbia usato il motorino dall’età di 15 anni come gran parte di noi. Ne deriva che Beppe Grillo, nato nel 1948, in età da patente attorno al 1968 o giù di lì, abbia cominciato a guidare automobili fortemente inquinanti molto prima dell’attuale primo Ministro.  Per molti anni poi il guitto a capo del Movimento dei Creduloni e della colpa agli Altri, si fece la penisola in lungo e in largo per affascinare i futuri elettori con le sue battute sui socialisti e sulla delinquenza altrui (il suo cervello è sempre girato attorno a quella roba lì), incassando cifre spaventose anche dalla Rai che ora da politico [sic] combatte (rea di averlo fatto fuori). Lavoro onesto, nulla da dire. Ognuno sceglie il suo e se ha successo è giusto che guadagni.

 

L’inventore della bufala istituzionalizzata dal Supremo Blog snocciola cifre certificate dall’anema ‘e mamm’t che diventano verità non appena entrano in contatto con il divino spazio web del Guitto Senza Peccato e del suo compare Casaleggio associato.

 

Scrive il creatore di bufale seriale che il 2015 si chiuderà secondo l’ISTAT con 68.000 morti in più rispetto al 2014: 666mila contro 598mila, l’11% in più. Come ai tempi delle grandi guerre. (…) e via sproloquiando come se le persone non fossero morte sempre, dato che nessuno è eterno. Correda l’elementare scritto per menti semplici, con un grafico che più che far riflettere sull’inquinamento fa sbellicare dalle risate e conclude con l’ormai classico “Se ne devono andare”.  E mentre scrive di tutto e di più dimentica di avere promesso di allontanarsi dalla politica per lasciare spazio ai cinque moschettieri e pubblica sul Supremo Blog una roba che conferma invece che il suo all’interno del M5S aumenta.

 

Se volete saperne di più andate sul sito de Il Sole 24 Ore, che scrive un intelligente articolo sulla questione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(28 dicembre 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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