di Giancarlo Grassi
Dall’Arabia Saudita parte l’iniziativa di una forza multinazionale anti terroristi del Daesh (o sedicente stato islamico che dir si voglia) che ha messo insieme trentaquattro paesi arabi, tra i quali Egitto, Turchia, gli Emirati Arabi Uniti ed anche paesi africani come il Senegal ed asiatici come il Pakistan e la Malesia. Alla forza multinazionale non partecipa l’Iran, cosa che agli appassionati di geopolitica e a coloro che cercano di vedere le cose come sono dovrebbe dire qualcosa.
La forza multinazionale, a comando saudita, sarà dotata di un centro di coordinamento basato a Riyad e si occuperà di “sostenere le operazioni militari nella lotta contro il terrorismo”, secondo quanto riportato da France 24 che cita l’agenzia d’informazione saudita Spa.
L’Iran nemico giurato dell’Arabia Saudita per il controllo religioso e politico della regione non farò parte della coalizione. E non si capisce come potrebbe dato il suo sostegno a gruppi terroristici come Hebollah dichiaratamente schierati con i terrorismi di Al Baghdadi.
(15 dicembre 2015)
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