di Il Capo
Collegamenti a tutto spiano di tutti i mezzi d’informazione, con le radio nazionali che si affannano alla ricerca della testimonianza straordinaria che aprirà le porte all’ascolto con la “A” maiuscola, che è la stessa “A” di Alto, o dall’Alto, che è perfettamente coerente con il momento del’anno santo. Tra le varie chicche, Alemanno in fila dalle prima ore del mattino per passare dalla porta santa tanto perché si capisca bene quale pubblico acclude all’olimpiade del fioretto targata Bergoglio, che si augura che il Giubileo porti a tutti bontà e tenerezza. Magari all’ex sindaco di Roma va anche bene.
In via di Porta Angelica in fila per entrare a Piazza S. Pietro verso #Giubileo #Apertura2015 pic.twitter.com/NJaNjzW0PV
— Gianni Alemanno (@AlemannoTW) 8 Dicembre 2015
Poi tante testimonianze audio dalle varie radio nazionali: una su tutte, geniale nella sua medievalità. “C’era qualche nuvola, ma poi è spuntato il sole e sembrava un segno dal cielo”, perché si capisca che i fanatici del fioretto vivono ancora nell’epoca pre-Keplero.
Poi tanti inni alla tolleranza, che venendo dalle armate cattoliche in passato per troppo amore erano disposte a toglierti la vita pur di salvare la tua anima, suona strano. Certo adesso i cattivoni sono quelli del sedicente stato islamico, che ti tagliano la testa dopo averti vestito d’arancione e ripreso con la telecamera, mentre più umilmente in passato la santa chiesa di Roma bruciava la gente dopo torture raffinatissime, tanto per fargli ammettere di avere peccato. Tutto un fiorire di restyling: interviste radiofoniche che propagano le voci dei fedeli che, rotte dall’emozione, parlano della grandezza bergogliana, gli stessi che parlavano della grandezza ratzingeriana (e ci voleva pelo prosciutto sugli occhi per vederla) e prima ancora dei miracoli del papa polacco.
La drammaturgia è la solita, la regia pedissequamente uguale a sé stessa. E’ il solito spettacolo. Fedeli sinceramente prostrati di fronte alla divinità della quale la chiesa dovrebbe essere testimone e il solito drappello di potenti in passerella. A questo Bergoglio non è ancora riuscito a porre rimedio. Dubitiamo ci riuscirà. Certo è un giubileo con due papi. Mica scherzi.
(8 dicembre 2015)
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