di Ahmed Naouali
L’inumano regime teocratico del presidente Rouhani, che nei giorni scorsi pretendeva di fare la morale ai terroristi con dichiarazioni sulla non religiosità del terrorismo, ha arrestato 20 Baha’i per apostasia nelle città di Teheran, Ishafan e Mashhad. Secondo quanto scritto da Iran Wire ha poi ordinato la chiusura di tutte le attività commerciali di proprietà Baha’i nella città di Mazandaran.
Ciò che Hitler faceva contro gli Ebrei negli anni trenta con le sue squadracce, Rouhani e Khamenei lo fanno con l’aiuto dei Pasdaran.
I Baha’i vivono in Iran in pieno regime di Apartheid, nella totale indifferenza della comunità internazionale e l’Ayatollah Khamenei ha emesso una fatwa contro i Baha’i che vieta ogni tipo di relazione tra il “musulmano puro” e gli “infedeli” Baha’i.
Tra i Baha’i arrestati, secondo quanto scrive il sito No Pasdaran, c’e’ Nakisa Hajipour, fermata dall’intelligence alla stazione di Mashhad, dove stava per salire su un treno. Sempre a Mashhad, tra gli arrestati ci cono anche Nika Pakzadan, Faraneh Daneshgari, Sanaz Eshaghi e Naghmeh Zabihian, tutti fermati con un raid nelle loro case. Ad Isfahan, invece, i Pasdaran hanno arrestato Yeganeh Agahi, Adib Janamian, Keyvan Nikaeen, Parvin Nikaeen, Vahid Karami, Arshia Rouhani e Zarin Agha-Babaee. Nella capitale Teheran, invece, gli arrestati sono Helia Moshtagh, Negar Bagheri-Tari, Sahba Farnoush, Nava Monjazeb, Yavar Haghighat e Navid Aghdasi. Navid e’ la cugina di Attaollah Rezvani, ucciso due anni fa nel porto di Bandar Abbas e per la cui morte nessuno ha mai pagato un prezzo.
(18 novembre 2015)
©gaiaitalia.com 2015 – diritti riservati, riproduzione vietata