di Daniele Santi
Insomma Ignazio Marino non è poi quel dissennato senza cervello che i suoi detrattori politici, insieme a coloro che votano una candidato per poi poterne parlare male dal giorno successivo, insieme al partito dei trombati che fanno subito la guerra al vincitore, insieme a quella parte del suo partito che non lo voleva tra le balle ed ha lavorato per farlo fuori, insieme ai protagonisti di Mafia Capitale, insieme alle destre furiose perché lui sta dove volevano essere loro, insieme a tutti coloro che maledicono Roma per quello che è e ne ostacolano ogni cambiamento, volevano dimostrare.
Marino è un uomo acuto, è pur sempre uno scienziato, uno che si è dedicato al benessere degli altri ed al miglioramento della loro vita e che questa passione ha trasferito in politica. Ed è un uomo a cui piacciono i simboli. Il 2 novembre, ultimo giorno utile per il ritiro delle sue dimissioni, è anche il giorno in cui inizierà il processo ai protagonisti di Mafia Capitale e sarà probabilmente il giorno in cui Marino le ritirerà quelle dimissioni che avevano fatto sentire Orfini trionfatore e Giorgia Meloni sindaca. Invece ciccia.
Domenica 25 ottobre, Ignazio Marino ha dimostrato a questa Italia fascista e sfascista che fare politica in piazza dicendo basta a salotti ed inciuci a beneficio dei soliti noti è possibile; insieme a lui associazioni, cittadini. Quei cittadini che con le loro iniziative spontanee hanno dimostrato che c’è tutta una popolazione italiana che ai quei giochi lì non ci sta più e che “ora anche basta”. E siccome Marino è anche il nostro Sindaco, abbiamo tifato per lui mentre i grandi quotidiani nazionali organizzavano un tiro al piccione indegno, fazioso, ma soprattutto falso. Ora si scaglino anche contro quei cinquantamila che Marino hanno sostenuto via web e in Campidoglio (lo sappiamo che cinquantamila persone sotto il Campidoglio non ci stanno, ma se c’è chi definisce Scalfari un’eminenza grigia io posso permettermi di dire ciò che mi pare), a meno che non scoprano che tornare a cavalcare il calvallo Marino fa vendere loro qualche copia in più.
Che i conti in pari bisogna pur averceli.
Ignazio Marino ha detto “Non vi deluderò”, quasi a voler dire che la costmanza del deludere gli elettori promettendo e non mantenendo non fa parte del suo agire. Si è anche assunto la responsabilità di errori politici. E mentre dal Pd tacciono quelli di Sel, attentissimi alla pancia della gente anche se con pochi risultati, cannibalizzati come sono – poveracci – dall’egopatia di Nichi Vendola, si sono già dichiarati disposti a sostenere una nuova giunta Marino a certe condizioni. Con i consiglieri Pd che al voto di sfiducia pare non ci pensino proprio Orfini e Meloni sono fritti e fregati.
Poi vedremo che succede.
(26 ottobre 2015)
©gaiaitalia.com 2015 – diritti riservati, riproduzione vietata