di Giovanna di Rosa
Duecentomila, settecentomila, un milione e mezzo di persone, anzi mezza Italia, si è ritrovata ad Imola per l’ennesimo ritrovo di Beppe Grillo e dei fanatici a 5 Stelle, in un trionfo di grida contro il governo, di celebrazioni egopatiche, di nulla istituzionale, di arringhe tese a provocare l’ondata emotiva del grillico popolino, di referendum online dei soliti ventimila spacciati per decisioni degli Italiani, di sbugiardamenti e siluti: “Non solo Di Maio, decine di nostri bravi” che speriamo per il bravo Di Maio non significhi epurazione dietro l’angolo e per gli Italiani non significhi avere a che fare con il genio Di Battista o ancor meglio con i sussurri di Roberto Fico che abbiam visto quali sfracelli [sic] ha prodotto in Commissione di Vigilanza Rai dove è più invisibile di un passerrotto ad un chilometro da voi, mentre guidate nella nebbia.
La processione nei sacri siti grillini si è conclusa con il solito bagno di folla riservato ai Diarchi, le solite accuse e i soliti miasmi sul governo. Ci sono finite in mezzo anche le Unioni Civili che, a detta di Grillo, possono essere votate dal Movimento 5 Stelle, ma non è detto che sia così. Il Sen. Alberto Airola, intervistato su queste pagine, aveva invece affermato che il M5S è pronto a votarle se non c’è un’ulteriore tensione al ribasso. come vedete il Movimento ha molte anime, che servono a giustificare la dittatura grillica. Del resto la dittatura grillica si era espressa sulla question già diversi mesi fa quando Grillo aveva detto che il M5S avrebbe appoggiato le unioni omosessuali che comunque, non erano una priorità, facendole poi salvare dai soliti 21mila che votano le petizioni online che poi vengono vendute come la scelta degli Italiani…
Insomma l’unica cosa che sembra certa, al di là degli entusiasmi dei soliti fanatici, che son sempre quegli che han bisogno di un dio che non trovan più in chiesa, che non trovan più nel comunismo, che non trovan più nel berlusca, che non trovan più da nessuna parte e approdan a trovarlo in Grillo (auguri!), è che Di Maio potrebbe essere a rischio, con buona pace delle pretese di un Movimento i cui proclami democratici e di trasparenza finiscono là dove inizia l’ego smisurato del suo Vate.
Casaleggio, da parte sua, ha rifiutato sdegnato l’ipotesi di primarie sul territorio quando sarà tempo di elezioni politiche, dichiarando che si farà invece: “una consultazione online tra tutti gli iscritti”. Insomma i soliti 21mila o poco più.
(19 ottobre 2015)
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