di Il Capo
Chi sono coloro che si ergono a difensori della famiglia e cosa si nasconde dietro ai silenzi, alle mezze ammissioni, alle parole di “tutela delle vittime” dei preti pedofili è chiarissimo. Specialmente dopo le parole del collaboratore pastorale della chiesa di San Giuseppe e Pio X a Trento che non staremo a scrivere, visto che il video riporta con chiarezza l’agghiacciante pensiero di don Gino Flaim che è stato sospeso dalle sue funzioni dopo che un comunicato stampa della Curia aveva parlato di opinioni che si distaccano totalmente dalle idee della chiesa.
Incolpare i bambini della pedofilia dei preti è un atto schifoso, è effetto del marcio pensiero di una mente che ha perso il senno; confondere l’affetto con la violenza sessuale qualcosa di così grave che mancano le parole. Le autorità giudiziarie dovrebbero chiedere conto a don Flaim delle sue dichiarazioni da “uomo di scuola”. Nel mondo ecclesiastico queste opinioni non sono nuove, l’Arcivescovo di Tenerife rilasciò alcuni anni fa a El Mundo una dichiarazione simile quando disse: “Ci sono bambini di 13 anni che ti provocano”; nessun esponente della Conferenza Episcopale Spagnola lo sbugiardò, né si alzarono voci a svergognarlo. Il quotidiano online Público riprese l’intervista nel 2013 sollevando un polverone in Spagna, anche in quel caso dalle armate di Rouco Varela, solo silenzio.
Rispetto all’omosessualità come malattia, il poveraccio ripreso in questo video de La7 ha già detto tutto e lo ha fatto senza volerlo, quindi non ci spenderemo in inutili ripetizioni di ciò che l’OMS ha già dichiarato e messo su carta illo tempore. Il problema della chiesa e di questa società sono i preti pedofili non le coppie dello stesso sesso. Qualcuno lo ricordi a Bergoglio, a Bagnasco e magari alle Sentinelle in Piedi.
(7 ottobre 2015)
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