di Paolo M. Minciotti
Il presidente russo Vladimir Putin non ha chiamato al telefono Elton John come riportato da BBC, dal portavoce del cantante e da moltissimi quotidiani in tutto il mondo. In Italia c’è anche chi si è spinto un po’ in là, arrivando a scrivere che Putin avrebbe detto ad Elton John, “Vediamoci”, come se gli incontri a quel livello politico finissero con inviti a farsi un caffè al bar.
Se anche telefonata ci fosse stata – possiamo permetterci di dubitare che una telefonata ad Elton John, su quegli argomenti, su quelle questioni, parta direttamente dal Cremlino? – è compito dell’entourage di Putin smentirli, ed il più seccamente possibile. Soprattutto perché ieri il dittatore russo era impegnato nella consegna di onorificenze tra le quali una al suo servo più fedele, colui che la campagna antigay e la Russia omofoba le ha costruite come un assassino seriale costruisce i suoi attacchi: con previsione, attenzione e strategia.
Putin, ieri, mentre si celebrava Elton John, insigniva di una importante onorificenza per “servizi resi alla patria” l’omofobo Vitaly Milonov, “per un’attività legislativa proficua e molti anni di lavoro coscienzioso”, sono parole del decreto presidenziale. Milonov è l’autore della legge contro la propaganda omosessuale in Russia ed è tra coloro che si oppose al concerto di Madonna a San Pietroburgo, ritenendosi personalmente [sic] insultato dalle dichiarazione ed azioni della popstar a sostegno delle persone omosessuali.
Per chiudere con la patetica questione della telefonata, va sottolineato, come scrive Repubblica, che dopo la secca smentita del portavoce di Putin, quest’ultimo ha reso nota la disponibilità del presidente russo ad incontrare la rockstar. La telenovela continua.
(16 settembre 2015)
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