di Giancarlo Grassi
Se 550mila cittadini italiani hanno deciso di devolvere il 2×1000 al Pd forse per la politica qualche speranza c’è, non perché è il Pd ad essere finanziato, ma perché immaginiamo che altri cittadini abbiano deciso di devolvere il 2×1000 ad altri partiti dell’agone italiano, il che dovrebbe – dimentichiamoci per un momento di essere in Italia – portare i tesorieri e le dirigenze dei vari partiti italiani a maggiore responsabilità nella gestione dei fondi che i cittadini, spontaneamente questa volta, essendo sparita la legge sul finanziamento pubblico, hanno deciso di devolvere loro, perché la possibilità che tra un anno, magari a causa di cattiva gestione dei fondi o di una politica ancora più distante dai cittadini, possano cambiare idea e non dargli più un soldo non è così remota. E non crediamo sia praticabile il ritorno al finanziamento pubblico. Un movimento come i 5 Stelle farebbero un casino inimmaginabile. E molti (probabilmente anche noi in quel caso) sarebbero con loro.
I tesorieri delle varie forze politiche assumono quindi un ruolo nuovo, non sono più solo coloro che i soldi devono amministrarli, ma sono soprattutto coloro che devono trovarli e farli fruttare: in termini elettorale e di consenso, così da godere di più devoluzioni l’anno successivo.
E’ un meccanismo che potrebbe essere virtuoso, e qui non dimentichiamo di essere in Italia, e potrebbe portare i partiti italiani ad essere più trasparenti, a rendere pubblici i bilanci,le spese, gli stipendi dei funzionari, l’utilizzo del denaro che gli Italiani, attraverso il 2×1000 hanno deciso di affidargli per svolgere la loro attività politica al servizio del cittadino.
E, dato che non possiamo dimenticare di essere in Italia, dobbiamo solo aspettare, sperare e poi decidere sul 2×1000 dell’anno 2015. Nel 2016.
(5 settembre 2015)
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