di Giancarlo Grassi
Così che arriva, finalmente, agognata e adorata ante litteram, la “Dichiarazione dei Diritti in Internet”. Sì. “L’accesso a Internet è diritto fondamentale della persona e condizione per il suo pieno sviluppo individuale e sociale”, come recita l’art. 2 della Dichiarazione dei diritti in Internet, documento composto da un preambolo e quattordici articoli nato da poco nella sala del mappamondo della Camera dei Deputati.
Ad un annoe satto dall’annuncio della presidente Boldrini dell’istituzione della Commissione di studio per l’elaborazione di principi in tema di diritti e doveri relativi ad Internet, presieduta da Stefano Rodotà, arriva l’Internet bill of rights italiano che nasce con un’ambizione europea, scrivono tutti, anzi globale.
Grazie a Il Fatto Quotidiano, che ne concede l’embed, possiamo offrivi di seguito lo slide-show dei quattordici articoli. All’appena nato Internet bill of rights, o Dichiarazione dei Diritti in Internet che dir si voglia, auguriamo non senza un certo spirito caustico miglior sorte della tanto bistratta Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo. Poi il futuro parlerà. Come sempre.
(28 luglio 2015)
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