di Ahmed Naouali
Da un nostro contatto, e caro amico, in Senegal ci giunge notizia dell’arresto di sette presunto giovani omosessuali arrestati dalla polizia con l’accusa di sesso contro natura (punito con il carcere e la morte sociale). Gli arresti risalgono a martedì 21 luglio e la stampa senegalese scrive che i sette sarebbero stati sorpresi nello stesso appartamento mentre cinque di loro erano nudi sotto la doccia (lasciando intendere che facessero chissà cosa) e gli altri due in calzoncini. Una cosa che solo un minus habens può credere, e che nessun senegalese gay con un po’ di senno avrebbe fatto.
La nostra fonte afferma che almeno cinque di loro, figli di famiglie facoltose di Dakar assai in vista, sarebbero stati denunciati proprio dalle loro famiglie.
La stampa senegalese, come è abitudine del viscidume giornalistico africano, si è subito gettata come una belva inferocita sui sette giovani arrestati, ed ha pubblicato i loro nomi e cognomi che in soldoni significa che una volta che la storia dell’arresto si sarà risolta, ammesso che si risolva, verranno rinnegati dalle loro famiglie, buttati fuori casa, rifiutati da amici, università e società, e sarano oggetto di violenza, derisione ed insulti.
In pratica, grazie all’omofobia di stato ed al maschilismo da stampa scandalistica, i sette non avranno più una vita e dovranno fuggire dal paese.
Questa è la giustizia verso gli omosessuali auspicata dal network omofobo interreligioso.
(23 luglio 2015)
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