Pubblicità
13.7 C
Roma
13.6 C
Milano
Roma
nubi sparse
13.7 ° C
14.9 °
12.8 °
45 %
2.1kmh
40 %
Mer
21 °
Gio
20 °
Ven
19 °
Sab
22 °
Dom
17 °

POLITICA

Pubblicità

ALTRA POLITICA

Pubblicità

ESTERI

Pubblicità
HomeNotizieCome se fosse una cosa seriaNuovi Fascismi: Veneto chiama Roma risponde

Nuovi Fascismi: Veneto chiama Roma risponde

Pubblicità
GAIAITALIA.COM NOTIZIE anche su TELEGRAMIscrivetevi al nostro Canale Telegram
GAIAITALIA.COM NOTIZIE su WHATSAPPIscrivetevi al nostro Canale WHATSAPP

Roma Protesta Migranti Cassiadi Giovanna Di Rosa

 

Sono stati i giorni in cui l’italico orgoglio nazionale, quello del bianco incolto che impavido lascia i suoi terreni per andare a cacciare l’invasore, quando è un poveraccio, mentre quando viene dai paesi ricchi è il benvenuto, e si avventura per sconosciute vie  ai limiti della legalità, rispolvera il saluto romano solo grazie alla cecità ed al buon cuore – diremmo, ché chiamarlo ignavia non si può -di coloro che il reato di apologia di fascismo dovrebbero farlo rispettare, è stato protagonista delle cronache. Quello che voleva.

 

Si avventurano, gli italici avventurosi, e dagli al profugo. Gridano e gridano e gridano, spalleggiati da certi Governatori alla Zaia e da cert’altri facinorosi alla Casa Pound, e dal Veneto alla Roma Ladrona – quella delle villette abusive, ad esempio – è tutto uno sdegnarsi ed un cacciare il profugo che ha l’unica sfiga di essere profugo. Noi che profughi non lo siamo stati mai. Noi ci chiamavamo “sfollati”, una settantina di anni fa, quando molti degli uomini di potere di oggi erano un progetto genetico in uno spermatozoo che se avesse saputo cose sarebbe diventato dopo essersi rotto il culo per fecondare un ovulo, probabilmente non si sarebbe nemmeno scomodato.

 

L’Italia del moderno fascio xenofobo è tutta una protesta: cacciano i profughi da Treviso, il buon Gentilini ha lasciato una straordinaria eredità da mantenere viva, e cacciano i profughi da Roma. Sono quattro gatti – i dimostranti – che riescono a tenere in scacco le forze dell’ordine. Incendiamo, rovesciano cassonetti, lasciano le loro villette per andare ad impedire ai profughi di poter dormire sotto un tetto. Andassero a fare ciò che fanno qui nei paesi da dove i profughi sono costretti a fuggire e poi ci raccontino tra trent’anni (di galera) come è andata, se da quella galera riescono ad uscirne vivi.

Ma tant ‘è.

 

L’ignoranza del provincialotto arricchitosi con le gabelle di prezzi gonfiati ed un po’ di tasse sottratte al fisco, pochino per volta giusto per non farsi beccare, è la stessa del capitolino che si fa la casetta più o meno abusivamente e più o meno abusivamente la fa diventare una villetta che di condoni in Italia fin che vogliamo e poi, da fascistello incolto e che di mona ferisce e perisce, eccolo pronto a sollevarsi contro l’ingiustizia del profugo immigrato che calpesta il suo sacro suolo (non quello Italico, proprio il suo perché il fascistello incolto rifugge dal concetto di comunità. Tutto è suo. Soprattutto ciò che non lo è) e che respira la sua stessa aria.

 

E’ la rivolta del gene del bianco che sa che messo a confronto col gene del nero soccombe, la sua purezza scompare, deve cedere il passo ad un nemico più forte che corre più veloce, canta meglio, mangia meno, è più resistente alle malattie, produce più liquido seminale, è più fertile e dicono ce l’abbia anche più grosso. Un affronto. Una guerra non dichiarata. Il normodotato alla certi Governatori del Veneto, il minidotato alla Casa Pound, non sono proprio attributi sessuali quelli ai quali ci stiamo riferendo, vengono sconvolti da tanta saggezza genetica che non comprendono. E danno fuoco alle micce. Letteralmente. Non sanno, i poveracci, che il loro destino è già scritto e che in questo mondo di pazzi furiosi continua a dominare una cosa tanto sconosciuta quanto potente: si chiama Natura. Ignorata tanto da minidotati e normodotati quanto da microcefali con manie di onnipotenza.

 

Sarà proprio la Natura, tra confitti più o meno seri, a pareggiare i conti. In quel momento però, i vari Governatori alla Zaia, i fascistelli borghesucci di Casa Pound ed anche la sottoscritta, riposeranno piacevolmente sotto qualche metro di terra (io no, sarò bruciata e le mie leggiadre ceneri sparse nel mare della Tunisia, in sfregio all’italico becero odio razzista); morti loro, il loro odio xenofobo, la loro ignoranza razzista, la loro violenza, il loro attaccamento al Veneto ed alle villette abusive e tutti gli escrementi che hanno in pancia e vomitano contro poveracci nati con la sola sfortuna di essere profughi arrivati in Italia.

 

Tutto il loro odio xenofobo solo a una cosa servirà: a farli morire come animali dopo che hanno vissuto da bestie. Convinti di essere umani. Alla faccia della loro sindrome da Onnipotenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(19 luglio 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

©gaiaitalia.com 2015 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)

Torino
cielo coperto
9 ° C
11 °
8.4 °
78 %
3.6kmh
99 %
Mer
20 °
Gio
18 °
Ven
17 °
Sab
14 °
Dom
10 °
Pubblicità

LEGGI ANCHE