di Giancarlo Grassi
Un doppio attentato suicida attribuito a Boko Haram nel mercato della città di Gombe, nel nordest del paese, ha provocato la morte di almeno cinquanta persone e più di settanta feriti. Il doppio attentato è avvenuto verso le 16.20 ora locale del 16 luglio scorso, quando il mercato era pieno di gente che comprava il necessario per la festa dell’Aïd (oggi 17 luglio, ndr), fine del mese del Ramadan.
Nell’attentato sono morti numerosi bambini e donne. Il fatto testimonia la brutalità della violenza gratuita messa in atto da Boko Haram per l’islamizzazione della Nigeria da ottenere a qualunque costo e con un costo di vite altissimo, avendo come obiettivo indiscriminatamente cristiani e musulmani. Solo nelle ultime due settimane Boko Haran ha ucciso quasi 700 persone e suona quasi patetico il messaggio del presidente nigeriano, il musulmano Muhammadu Buhari, che ha chiesto ai suoi compatrioti “pazienza” e promesso – per l’ennesima volta – di vincere sul “circolo vizioso dell’insicurezza, della corruzione e del sottosviluppo”.
Ci chiediamo come mai non abbia dichiarato che sconfiggerà Boko Haram a qualunque costo.
(17 maggio 2015)
©gaiaitalia.com 2015 – diritti riservati, riproduzione vietata