di Vittorio Lussana twitter@vittoriolussana
Questa settimana non parlerò di nulla: fa troppo caldo anche solo per ragionare. Ed è pazzesco tutto questo: quando è inverno, arrivano ondate di gelo artico; poi arriva l’estate e sembra di vivere ai tropici; se invece giunge la pioggia, si scatenano temporali con tuoni, fulmini, grandine e trombe d’aria. Eppure, c’è chi dice che l’emergenza climatica è soltanto un’invenzione dei media. Un’entità misteriosa, di non si sa quale galassia, sta complottando alle nostre spalle per farci vivere costantemente in condizioni di disagio. O forse, tanto per rimanere sul freddo tavolo dell’empirismo scientifico, il buco nell’ozono si è ormai allargato, diventando una voragine. E i raggi solari non hanno più filtro alcuno nel colpirci, portandoci all’impazzimento. Si dorme un’ora a notte. Verso l’una, le palpebre non riescono più a restare aperte e ti dirigi verso il letto convinto di farti 5 o 6 ore di riposo. Invece, ti risvegli all’improvviso, guardi l’orologio e scopri che sono solamente le 2.30. Non soffia un filo d’aria neanche per scherzo. Va bene, ho capito: non ci sono più le mezze stagioni. Ma non ci sono più neanche le stagioni ‘normali’, quelle di una volta, in cui l’aria condizionata degli ‘Intercity’ ci dava persino fastidio e, dopo qualche giorno, ci regalava addirittura un raffreddore. Alla mattina, esci per strada e ti rendi conto che stanno tutti come i pazzi durante l’ora d’aria: chi cammina rasente ai muri “perché ci sono dieci centimetri di ombra” e chi si versa bottiglie d’acqua in testa, bagnandosi interamente la camicia. Guardi il ‘meteo’, ma non c’è niente da fare: le previsioni per l’indomani prevedono un caldo ancora peggiore. E quelle per il giorno successivo riportano ‘picchi’ di temperatura che si avvicinano a quelli del pianeta Mercurio. Disperato, accendi la televisione e senti Matteo Salvini che vuole andare a ‘mignotte’, Benedetto Della Vedova che intende farsi un ‘cannone’ e Matteo Renzi che, da Nairobi, ci dice che l’Italia, ormai, “ha svoltato”. Verso dove? Non è dato sapere. Nel frattempo, la Boschi, alla Camera, si arrampica sugli specchi e Varufakis vuol risolvere il debito greco con una ‘cambialata’ a ‘babbo morto’. E’ proprio vero: il caldo dà alla testa.
(17 luglio 2018)
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