di Gaiaitalia.com
L’Ungheria ha sospeso unilateralmente le regole sul diritto di asilo previste dall’adesione dell’Ungheria all’UE e da Bruxelles parte un durissimo monito e la richiesta di chiarimenti “immediati”. Chiarimenti che sono sotto gli occhi di tutti: l’Ungheria è governata da un dittatore più pericoloso di Putin, ma con meno mezzi, che sta portando l’Ungheria – a suon di voti, quindi politicamente legittimato – verso una dittatura di estrema destra, xenofoba, razzista e violenta, fatta di muri alti quattro metri, attivisti per i diritti umani perseguitati, libertà di stampa sconvolta, libertà personali ristrette. In una parola: pericolosa.
Viktor Orbàn ha dichiarato di sospendere a tempo indeterminato l’applicazione dell’accordo conosciuto come “Regolamento Dublino 3”: intese chiave a livello comunitario che regolano con comportamenti comuni dei 28 membri dell’Unione l’atteggiamento delle autorità nazionali d’ogni paese membro verso i rifugiati. Quello di Orbàn è un calcolo meramente politico: i suoi cittadini sono molto critici verso la gestione del fenomeno migratorio e la sua popolarità è in ribasso.
Durissima anche la reazione della Germania che con la ministra dell’Interno Johanna Mikl-Leitner ha fatto sapere che “Chi vuole restare nell’Europa di Schengen deve rispettare tutte le regole di Schengen. E questo vuol dire anche mantenere in vigore il regolamento di Dublino”.
(24 giugno 2015)
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