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I fanatici monoteisti alla guerra contro una società egualitaria

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Preti Pedofili 06di Il Capo

 

Sono coloro che sono scissi per fede: che vanno in chiesa per sentirsi buoni e sono divorati dall’odio e dal livore. Che si nascondono dietro la loro fede e pretendono che siccome ce l’hanno loro, la fede, devono averla tutti, proprio come la loro, e non c’è spazio per la discussione perché loro sono infusi di divino per il semplice fatto di crederlo. Sono quelli che ce l’hanno a morte con l’Infedele islamico con il quale si alleano quando c’è da manifestare contro le libertà individuali, unendosi tra integralisti profondamente intrisi di ideologia dittatoriale e inquisitrice. Sono i reazionari che dicono no a tutto disposti a vederti morire per salvare la tua anima e farla finire nel paradiso dei martiri che non hanno mai visto, ma nel quale devono credere perché per loro la vita terrena, soprattutto quella degli altri, non conta nulla.  Sono coloro che sono disposti a qualsiasi cosa per salvare una vita non ancora nata, disprezzando coloro che invece – già vivi – sono costretti a prendere decisioni differenti. Sono i profeti del senso di colpa e del colpevole che è sempre qualcun altro. Serve loro a sentirsi migliori. E più buoni. Sono quelli che si scagliano contro le famiglie omogenitoriali e non spendono una parola sulle schifose azioni dei preti pedofili. Sono coloro che predicano bene e razzolano male, anzi peggio. Sono quelli che preda del loro furore religioso entrano in metropolitana come mandrie di vacche e scaraventano a terra passeggeri senza nemmeno scusarsi. Sono i buoni cristiani di inizio secolo. Coloro che non avendo mezzi intellettuali per opporsi ai cambiamenti optano per l’integralismo decidendo di manifestare contro una società più egualitaria ed inclusiva. Si sentono oppressi dal loro desiderio di dover farre qualcosa per salvare il mondo, ma non lo fanno per salvarlo sul serio: lo fanno per salvare loro stessi da quell’inferno che già esiste nei loro cuori. E siccome non vogliono vederlo, perché nessuno sopporta i fallimenti, nemmeno un integralista, incolpano l’omosessuale, il nero, l’islamico, l’ateo, la donna che abortisce, coloro che divorziano. Perché per non vedere lo spaventoso nulla che tiene in vita la loro non esistenza, sono disposti a tutto.

 

Sono più pericolosi quando, ubbidienti al richiamo dei capetti delle loro associazioni, si riuniscono tutti insieme in qualche piazza per manifestare contro la società dei diritti. Si sentono forti: delle loro menzogne, delle loro invenzioni, della loro inesistente capacità critica, dei loro trenta figli, del loro essere profondamente antidemocratici, del disprezzare gli altri quando la pensano diversamente, del loro sentirsi buoni. Ma loro buoni non lo sono per niente.

 

Loro, più alcuni pancioni e molti cialtroni che morirebbero pur di esibirsi su un palcoscenico, insieme alle forze reazionari di estrema destra care a Bagnasco e a Casa Pound, sono i fanatici che manifestano a Roma contro la società egualitaria. Se il premier Renzi davvero aspira all’uguaglianza sociale tenga d’occhio questi movimenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(20 giugno 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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