di Daniele Santi
Adolescenti in festa e poliziotti bianchi contro di loro brandendo pistole e gettando a terra una ragazzina di colore: non è l’Iran, sono gli Stati Uniti. Il Texas per la precisione. I giornali americani sono furiosi, ma pare che la moda lanciata dagli agenti della polizia del Texas di pestacchiare e sparare ad adolescenti afroamericani non si plachi. E le autorità fanno poco. E quel poco male.
I fatti. Adolescenti ad una festa in piscina. Sono tutti schiamazzanti. Sono adolescenti. Forse i vicini chiamano la Polizia per il rumore. I poliziotti intervengono con violenza – si vede dal video – ne ammanettano alcuni. Uno, bianco, getta a terra a faccia in giù una ragazzina di 15 anni, nera, in costume da bagno. Gli amici protestano, lui estrae la pistola. Accade a Mc Kinney, trenta chilometri a nord di Dallas, ed il locale dipartimento di Polizia ha fattos apere di avere sospeso l’agente le cui gesta sono riprese in questo video amatoriale. Nella cittadini i neri sono il 10% della popolazione. Questo odio verso il nero delle forze dell’ordine è inquietante. Ha l’aria di una strategia di destabilizzazione della convivenza negli USA. Sa di messaggio ad Obama. Speriamo di sbagliarci.
(9 giugno 2015)
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