di Giancarlo Grassi
I candididati repubblicani contro Hillary Clinton, tra sfidanti certi e in forse, sono già ventisei, ed altri dieci potrebbero aggiungersene. Quelli democratici, a sfidare Hillary Clinton, potrebbero essere solo quattro. E non è nemmeno detto.
Alcuni repubblicani piccoli piccoli hanno già dato prova delle loro insulse capacità, parliamo di integralisti come Rick Santorum e Marco Rubio, ma altre personalità di seconda o terza fila si presenteranno entro breve, è certo come il mondo, più per la loro personale visibilità che per sposare l’impopolare causa repubblicana: partito che in questo momento non ha candidati, non ha programma, e spera in un altro Bush (ce n’è sempre uno disponibile), ma l’ultimo Bush disponibile, Jeb Bush, deve fare i conti con i disastri provocati dal celebre fratello ex-presidente e dimostrare di essere leale verso il suo predecessore in famiglia. Ed è possibile che le cose non vadano insieme.
In casa Democratici Hillary Clinton parte superfavorita e non sembra al momento esserci nessun Obama a sbarrarle il passo, ma il timore dalle parti dell’asinello è che sia proprio il passato di first lady prima e segretaria di stato poi a poterle rovinare la festa.
(31 maggio 2015)
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