di Daniele Santi
Una delle cose che più lascia basiti del profondo fascismo culturale italiano è la capacità dei quattro accattoni che costituiscono la classe dirigente di questo paese di gioire delle vittorie delle destre europee come se fossero le proprie, incapaci di comprendere – perché facente parte del sistema di cui orgasmicamente godono – che mentre le destre europee si evolvono, all’interno di ciò che il loro essere destre è, quella italiane, complici quei quatro accattoni che costituiscono la classe dirigente di questo paese, si imbarbariscono. E guardano a Putin, inneggiando a Cameron (Silvio Berlusconi ha scritto al Corriere per lamentarsi del distacco Occidentale dalla Russia che invade i paesi confinanti).
Bastava ascoltare ieri (8 maggio) i telegiornali Mediaset che gioivano della vittoria di Cameron ed inneggiavano alle sue capacità come se stessero parlando di Burlesconi, come soprattutto se il bugiardo seriale che ha distrutto l’Italia per un ventennio e Cameron fossero la stessa cosa, come se il partito-azienda chiamato Forza Italia ed i Conservatori inglesi fossero lo stesso partito.
Di questa gentaglia che vende il didietro per una poltrona l’Italia è piena e non ce li toglieremmo dai coglioni nemmeno con il Napalm: sono una dinastia di zecche. Crescono i loro figli per perpetuare il loro potere cutluralmente fascista e per mantenere lo status quo perché nemmeno dopo morti, perdano il potere che si sono conquistati leccando piedi. Senza capacità altra che non fosse quella di essere servi.
Questi sono i quattro accattoni che costituiscono la classe dirigente di questo paese.
(9 maggio 2015)
©gaiaitalia.com 2015 – diritti riservati, riproduzione vietata
(9 maggio 2015)
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