di Gaiaitalia.com
“L’uscita di Pippo Civati dal PD pone un interrogativo enorme a tutti noi. Un partito del 40%, che aspira a guidare il Paese come perno centrale di un sistema bipartitico e ad essere autosufficiente attraverso un forte premio di maggioranza non può non contenere al suo interno una pluralità di idee e posizioni politiche , da fare convivere attraverso un paziente lavoro di ascolto e di sintesi fra diverse posizioni. Questo oggi il PD non lo sta facendo e il fatto che un dirigente di valore come Civati decida di portare altrove la sua passione e le sue idee è una sconfitta per tutti i democratici.”
Così il senatore Sergio Lo Giudice, in una nota stampa, commenta l’uscita di Giuseppe Civati dal PD.
“Io rimango nel Partito Democratico, perché continuo a pensare che l’unità dei riformisti sia l’orizzonte in cui la sinistra italiana debba fare pesare la sua voce, com’era nella scommessa dell’Ulivo. Questo è il luogo in cui le riforme che servono all’Italia possono essere fatte e qui la sinistra deve lavorare per garantire l’ancoraggio di quelle riforme a valori come la giustizia sociale, le libertà individuali e la realizzazione piena e avanzata dei nostri principi costituzionali”.
Sergio Lo Giudice aveva sostenuto Pippo Civati alle ultime primarie del Pd.
(7 maggio 2015)
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