di Iosonodio
C’è voluto l’assassinio di un italiano perché gli organi d’informazione italiani, quelli che si accorgono delle cose solo quando succedono, ché la cronaca nera “tira”, si accorgano e scrivano che i droni americani ammazzano civili innocenti. Non è nostra abitudine fare sciacallaggio giornalistico sulla morte altrui, che è sempre un po’ anche la nostra, ma la morte del cooperante italiano – evento tristissimo – è l’ennesimo caso di assassinio di civili innocenti in operazioni di guerra con droni, eventi classificati da sempre come “danni collaterali”.
E’ spietato scriverlo oggi, ma delle migliaia di vittime in zone di guerra si è parlato molto meno, e gran parte delle motivazioni che spingono oggi i terroristi islamisti a “vendicarsi” nascono proprio da quegli eventi. Poi si può discutere sulla giustezza di quelle motivazioni o no. Lo faranno gli organi d’informazione seri.
Il disprezzo della vita umana che soggiace sotto ogni conflitto, guerresco o no, produce effetti devastanti come la morte violenta di chi non c’entra nulla. Da nessuna di queste morti, da nessuna delle sanguinose guerre combattute in nome della pace nel corso della storia dell’Uomo, l’Uomo – questo evoluto imbecille – ha imparato nulla.
Dato che dubitiamo voglia cominciare ad imparare ora, lasciamo da parte i commenti pietistici sulla morte di un essere umano piuttosto che un altro e cominciamo, possiamo farlo, ad evitare che la guerra inizi ovunque eliminandola prima di tutto dai nostri cuori per capire, prima che il significato della vita, quello della morte.
(24 aprile 2015)
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