di Daniele Santi
Il sito NoPasdaran riporta una notizia pubblicata dal quotidiano iraniano Alef nei giorni scorsi che fa sbellicare dalle risate da un lato e rabbrividire di terrore dall’altro: il quotidiano infatti, il cui proprietario e supervisore è Ahmad Tavakkoli, membro del Parlamento iraniano, ex Ministro del Lavoro, insomma uno dell’establishment tanto per intenderci, ha scritto senza nessun problema che “i crimini che abbiamo menzionato possono sembrare strani oggi, ma la tradizione sanguinaria degli ebrei non e’ cambiata. Considerando le restrizioni legali e le possibilita’ odierne di individuare velocemente un crimine…il rabbino beve immediatamente il sangue dei neonati ebrei dopo la circoncisione. Questo comportamento rende i bambini malati e ne determina la morte”, citando una sconosciuta Enciclopedia del Giudaismo che sosterrebbe la sua assurda tesi.
L’antisemitismo iraniano si conferma attraverso la propaganda più bieca, l’utilizzo sempre più spregiudicato dell’informazione per il controllo della popolazione, il disprezzo per l’altro in ogni sua forma, uniti alla costante negazione della Shoa e della persecuzione degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.
(22 aprile 2015)
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