di Iosonodio
Li ho visti mio malgrado in televisione l’altra sera scoprendo, a cena con un paio di amici, che Italia 1 ha rispolverato l’antico Karaoke con un nuovo conduttore che se ne poteva fare anche a meno. Di programma e conduttore. Ricordo qualche puntata del programma allora condotto da Fiorello, quando il conduttore si divertiva garbatamente, cantando benissimo e facendo quello che già sapeva fare: lo show man.
Al nuovo conduttore – si chiama Angelo Pintus, come se importasse – che definisco imbarazzante perché mi sono svegliato bene, manca tutto: il talento, la simpatia, il garbo, la capacità di sapere dove si trova e quando è il momento di piantarla; eccede solo nel protagonismo, nel look giovanilista da soubrette sfatta e nella volgare esibizione di sé: insomma il nulla. Ma non è il solo ad essere imbarazzante: i cantanti [sic] che si esibiscono scelti tra il pubblico sentendosi il divo che interpretano per tre minuti della loro esistenza altrimenti vuota ed insensata, sono la risposta alla devastazione del paese che risponde al voglio essere qualcun altro o almeno fare finta di esserlo per cinque minuti così almeno avrò qualcosa da ricordare perché perdo tanto tempo a cercare di essere qualcuno che non ho tempo di diventarlo sul serio.
Se impiegassero cinque minuti del loro tempo ad avere pensieri creativi rispetto alla loro condizione invece di scimmiottare qualcun altro, tutto il paese avrebbe un futuro differente. Cazzi loro. Direte voi. Anche nostri. Rispondiamo noi.
(9 aprile 2015)
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