di Giovanna Di Rosa
Mentre il presidente uscente Jonathan Goodluck d il suo sfidante islamista Muhammadu Buhari si scambiano accuse di favoritismo pro-gay e poi si smentiscono a vicenda e non dicono una parola nei confronti dei terroristi islamisti di Boko Haram, questi ultimi continuano ad imperversare sul territorio nigeriano mettendo a ferro e fuoco villaggi e rapendo donne e bambini, per violentarle o venderle e schiavizzarne i figli facendone bambini soldato, con il patetico presidente in carica che solo fino a pochi giorni fa parlava di “schiacciante vittoria” della forza multinazionale composta da soldati nigeriani, del Niger, Ciad e Camerun, contro l’organizzazione assassina.
Incuranti di salvaguardare gli abitanti della città di Damasak, nel nord della Nigeria, appena liberata dal gioco islamista, i militari che compongono la forza sovranazionale che combatte gli islamisti di Bolko Haram hanno lasciato che questi ultimi rapissero donne e bambini, numerose centinaia, prima di andarsene.
Tutto questo mentre i politici del paese si preoccupano di cose importanti come la sessualità altrui.
(25 marzo 2015)
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