di Gaiaitalia.com
Da giovedì 27 Marzo a domenica 29 Marzo, ore 20:00 al Nuovo Cinema Aquila di Roma proiezione del film “Una Nobile Rivoluzione”, documentario di Simone Cangelosi sulla vita di Marcella Di Folco, leader del movimento LGBT italiano, scomparsa nel settembre 2010. Giovedì 26 marzo alle ore 21:00 è inoltre prevista la prima romana del film: alle ore 21:00 ci sarà la presentazione con il regista Simone Cangelosi cui parteciperà Andrea Maccarrone, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli. Seguirà la proiezione del documentario.
All’indomani della morte di Marcella Di Folco, avvenuta nel 2010, Simone Cangelosi, regista del film e amico di Marcella, intraprende un viaggio che da Bologna lo porta a Roma, città di provenienza di Marcella, e dove avvia la sua ricerca alla scoperta di persone, luoghi e ricordi che gli restituiscano la complessità della figura dell’amica.
Il documentario Una nobile rivoluzione si pone l’obiettivo di decifrare la dimensione storica di una delle figure più preminenti del movimento politico per i diritti civili italiano degli ultimi quarant’anni, Marcella Di Folco, leader del MIT (Movimento Identità Transessuale). La ricostruzione del film non vuol essere però ‘oggettiva’, ma compiuta attraverso il filtro di una relazione intima, quella del regista stesso con la protagonista. Nel film si intrecciano numerosi piani narrativi composti da una vasta eterogeneità di materiali audiovisivi e sonori: la vita di Marcella prima a Roma e poi, una volta donna, a Bologna raccontata dalla stessa Marcella e dalla voce dei parenti ed amici che Simone incontra oggi durante il suo viaggio; il ritratto di Marcella a cavallo tra la dimensione pubblica e quella privata come emerge dai materiali audiovisivi ufficiali e da quelli privati dei suoi amici e compagni bolognesi; il contrappunto delle vicende storiche italiane, che qua e là emergono sullo sfondo a incasellare le vicende personali di Marcella e le sue battaglie all’interno della più vasta descrizione del paese. Infine il rapporto tra Marcella e Simone che, con andamento carsico, sempre ai margini dell’inquadratura, ci accompagna dall’inizio alla fine del film.
(23 marzo 2015)
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