di Aurelio Mancuso twitter@aureliomancuso
Il principale errore che non dobbiamo fare e, che invece abbiamo ingenuamente alimentato la scorsa volta (parlo dell’orribile tradimento del centro sinistra ai tempi dei Pacs, Dico, Cus, ecce cc) è quello di prestare la nostra integrità di persone al teatrino mediatico che si è aperto (guardate che l’intervista a Dolce e Gabbana, fa parte di questa oscena rappresentazione) e che cercherà sui media della destra, ma purtroppo anche in quelli della sinistra e, anche sugl’altri fintamente neutrali, di “sfruttare” le inevitabili polemiche come un reality show. I diritti civili, se riguardano le persone e le coppie omosessuali, son da trattare come fatto eccezionale, “scandaloso”, dove ogni argomento è buono per buttarla in caciara. Se non avremo il sangue freddo di non cadere nelle trappole polemiche della destra politica e di quella sociale, cui si sono saldate porzioni non indifferenti dell’estremismo clericale reazionario, perderemo ancora una volta. La volontà politica proclamata da Matteo Renzi va messa alla prova, così come cercammo di fare con Romano Prodi, la differenza questa volta è che dobbiamo assolutamente evitare partigianerie, altrimenti daremo fiato e forza a chi utilizzerà la discussione parlamentare sulle unioni civili, come tribuna per la propria visibilità, per mostrare di esser o più a sinistra di tutti noi o più a destra di Giovanardi. Ribadisco dobbiamo rimanere ancorati ai fatti. E’ nostro dovere pretendere chiarezza, ed essere fermi sulle nostre posizioni maturate in tanti anni di lotte, lasciando da parte inutili entusiasmi ed eccessivi pessimismi. Seguiamo l’iter della legge che sarà complesso e non lineare, calibrando bene le forze e le prese di posizione, e non facciamoci distrarre dai conflitti e dalle spinte interne ed esterne al Pd, che fanno parte della normale dialettica. Noi quel pensiamo lo sanno tutte e tutti, quindi, ora tocca ai parlamentari non solo del Pd, dimostrare, con il loro lavoro, coerenza e determinazione. La senatrice del Pd Monica Cirinnà ha presentato un testo unificato che rappresenta un primo concreto passo; noi non ci accontenteremo mai, finché non ci sarà il matrimonio egualitario, che è l’unico strumento che rende effettiva la parità. Le unioni civili alla tedesca significano una cosa precisa e le stepchild adoption, come la reversibilità della pensione sono costitutive del provvedimento, chi pensa di farci fessi, sappia fin d’ora, che il conflitto non terminerà con l’approvazione in Parlamento. Le sentenze di Cassazione e Corte Costituzionale e di organismi europei, permetteranno, così come è avvenuto per altre brutture licenziate dai senatori e deputati italiani, poderosi aggiustamenti e integrazioni. Quindi, lasciamo a quella parte della brutta politica il piacere di farci a pezzi sulle tv, seguiamo con cura e serietà ciò che la buona politica saprà dimostrare, poi trarremo la nostre conclusioni e, organizzeremo le nostre azioni. Faranno di tutto per farci perdere la pazienza, per scendere sul loro terreno degli insulti. Invece noi stiamo da un’altra parte: parliamo di noi, delle nostre vite, delle nostre famiglie, dei nostri figli quando ci sono. Vediamo bene la poderosa macchina delle bugie che è stata messa in campo: dall’inesistente teoria gender agitata in tutta Italia, o le manifestazioni che negano l’omofobia e alimentando il vittimismo che prefigura un ridicolo restringimento della libertà d’opinione. Lo sappiamo benissimo che tutto questo fa parte della potentissima lobby (questa sì altro che la fantasiosa lobby gay) del fascioleghismoclericale. Ci sarebbe da chiedersi come mai in Vaticano, dove i media rappresentano un Bergoglio intento a fare le grandi pulizie, l’odio nei confronti delle persone lgbt, abbia preso ancor più vigore. Ma anche in questo caso, non facciamo regali non richiesti: ci sono i cattolici (tanti, con buon senso, d’accordo con la legge, anche tra i rappresentanti del popolo) e poi ci sono le gerarchie, che dispongono come sempre di gruppi parlamentari, seppur ridotti, sempre agguerriti. Saper distinguere, come hanno fatto movimenti per i diritti civili prima di noi, ci aiuterà più di tanti nostri bei comunicati. Si avvia una stagione complicata, servirebbe molta unitarietà di intenti e di responsabilità.
(17 marzo 2015)
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