di Giancarlo Grassi
Chiamano eroi gli autori della strage nella redazione di Charlie Hebdo e dichiarano di avere ucciso due giornalisti tunisini, forse decapitandoli: sono i burattinai che reggono il sedicente Stato Islamico, congrega di fanatici assassini e mercenari che seminano il terrore nel mondo per imporre un’ideologia che spacciano per religione, tagliando teste ed ammazzando “infedeli”.
Secondo quanto pubblicato da Liberation l’Is avrebbe diramato un comunicato dove si esaltano le azioni dei due terroristi dicendo che “L’Europa dovrà riflettere sui suoi comportamenti che hanno prodotto una generazione senza paura né timore”, cioè una generazione di assassini?, ribadendo una volta di più che obbiettivo dello Stato Islamico è l’Occidente delle libertà individuali, della libertà di stampa, della libertà di opinione.
Al momento non è giunta nessuna rivendicazione ufficiale della strage di Parigi, ma molti sono i commenti sui social network di persone riconducibili all’Is o ad Al Qaeda che inneggiano agli “eroi”, ai “lupi solitari”, o “lo Stato Islamico mostra la grandezza di dio nel centro di Parigi”.
Nel frattempo, mentre celebrava la strage di Parigi, l’Is trovava il tempo di annunciare l’assassinio (la chiamano “esecuzione”) di due giornalisti tunisini in Libia. L’annuncio dato dal tweet di AFP che riportiamo di seguito.
IS in Libya claims execution of two Tunisian journalists http://t.co/cbgZCP9pFe
— Agence France-Presse (@AFP) 8 Gennaio 2015
(9 gennaio 2015)
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