di G.T.
L’11 dicembre a Roma, a Villa Wolkonsky, è stata presentata la collezione archeologica, che prende il nome dall’antica dimora. Il patrimonio, recuperato attraverso un lavoro iniziato nel 2011, comprende una collezione ottocentesca privata, raccolta per abbellire i giardini della villa.
Oltre 350 i reperti marmorei romani nell’età imperiale recuperati e restaurati: ritratti funerari, sarcofagi dorati a bassorilievo. La statua di Athena Parthen os e il Satiro Musico. Alcuni reperti, tra cui i ritratti funerari di famiglia e alcuni dei sarcofagi a bassorilievo, non particolarmente delicati da un punto di vista conservativo, sono stati collocati lungo il viale che costeggia l’acquedotto.
La maggior parte dei reperti invece, ha trovato collocazione nel nuovo museo delle serre Wolkonsky, due serre dell’ottocento comunicanti tra loro e situate presso il cancello d’ingresso della residenza, predisposte e restaurate per accogliere le centinaia di reperti che dovevano essere protetti e per offrirne al pubblico la visione.
Il passaggio successivo sarà quello di consegnare l’archivio fotografico all’Istituto Archeologico Tedesco, per metterlo al sicuro e renderlo disponibile al mondo. Grande il lavoro compiuto, enormi gli sforzi per riuscire nel recupero dei reperti. Ancora lungo il percorso da fare per stanare, raccogliere e recuperare degnamente le tante, immense e meravigliose bellezze che il nostro “belpaese” ci offre.
(11 dicembre 2014)
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