di La Lurida twitter@LaLurida
Mentre seguivamo in striming il coso politico organizato da Pizzarotti a Pèerma, cz’ho avuto un conato d’alegria quando un x consiliere comunale di Rubiera, che è un posticzino viczino a Reggzio Emiglia che quand’ero gziovane e bella e cz’avevo le tette appena fatte, cz’era un posto che lo chiamavan Kursaal, che cz’andavo a balare lì dentro che le trans andavan come i treni lì dentro, che se ne vien fuori con il suo “Nesuno nase imparato”, che l’ha propio detto così anche se l’amica modenese che czi sto su maroni dirà che non è micca vero perchè come tutti modenesi è brava solo lei.
Insomma, sentire in striming che Gaiaitaglia lo faczeva domenica, czioé lo trasmeteva, insomma si vedeva anche lì, che czi son tanti emigliani tanto benaczentati e che son padroni del suo linguaggzio così bene e che fan politica – perchè non siam mai contenti – mi ha aperto un po’ il quore ecco (lo so che si scrive con la “c” mo’ se loro vanno in pubblico a parlare di politica, io posso scrivere quore come mi pare).
Così che mi viene in mente una cosa, fondare un nuovo movimento dove la condizzio seno qua no, solo silicone, per apartenerviczi-si-chi-li-vi-nì, sia parlare slo il dialetto locale e avere solo delle informazioni di base su come si scrivono le vocali. Neczesaria la vanga al seguito.
Magari czi va anche melio.
(7 dicembre 2014)
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