di Giovanna Di Rosa
E’ brava la Signora Camusso Susanna di professione segretario generale della CGIL, è brava perché fa le cose sul serio, e solo per il gusto di ritrovare l’unità di un paese diviso da vent’anni tra coloro che da sindacalisti pretendono di governarlo e coloro che da politici pretendono dai sindacati che stiano zitti: che è come dire a Carlo conti di stare lontano dalla tv.
L’ultima di Camusso è lo sciopero generale fissato per il 5 dicembre – noi ringraziamo moltissimo dato che, vivendo a Roma, andrà a puttane la nostra giornata di lavoro, non potremo prendere appuntamenti né fare nulla, perché la manifestazione bloccherà la città, che non significa dire che le manifestazioni non s’hanno da fare; al 5 dicembre seguono 6, 7 e 8 che sono, del tutto casualmente, tre giorni di festa. Consigliamo a Camusso un ulteriore sciopero di 4 ore per la mattinata del 9 dicembre così che chi vuole attaccarlo – lo sciopero – possa dire che si fanno scioperi per andare in vacanza.
Perché, Signora Camusso, di quei deficienti lì ce ne sono sempre, sa? Si svegliano che la moglie non gliel’ha data la notte prima, o il marito, o tutt’e due, e si scagliano contro la prima sindacalista che gli viene in mente accusandola di qualsiasi cosa. Per questo sarebbe importante non fare cose indifendibili per poi difenderle da attacchi stupidi che si possono prevedere. Lei, Donna Camusso, lo sa bene: ci sono addirittura italiani – milioni di loro – che pensano che il sindacato di cui Lei è segretario (al maschile, alla faccia del sessismo) sia il maggiore responsabile dello stallo e dell’arretramento del Paese.
Non sarà forse il caso di pensare anche ad altre strategie oltre a pretendere che i Governi discutano con Lei?
(13 novembre 2014)
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