di Daniele Santi
Arcigay lamenta in una lunga intervista concessa ad un media gay di italica fattura, “Le associazioni lgbt snobbate dal governo”, un fatto increscioso, secondo la visione di Arcigay che si sente messa all’angolo senza più – fortunatamente – rivendicare il titolo di associazione gay & lesbica con il più alto numero di tesserati d’Europa, perché i tempi cambiano.
Flavio Romani, (che è umanamente persona di straordinarie qualità) presidente della più inutile associazione gay & lesbica di cui lo scrivente abbia memoria, quella che meno ha saputo parlare al Paese ed alla politica, quella che ha preteso di essere trattata come un gaio parlamentino indipendente (lamenta Romani riferendosi al testo Cirinnà sulle Unioni Civili “nessuno ha pensato di consultarci”, e perché mai dovrebbero? Chi siete? Ogni risposta, se non indignata, è la benvenuta), quella che ha bisogno di sei mesi per dare i poteri ad ogni presidente neoletto, quella che fa i Congressi in pompa magna per autocelebrarsi, quella che dovrebbe imparare dalla FELGTB spagnola, per dirne una, dovrebbe avere il buon gusto di evitare espressioni come “usata in maniera strumentale”, riferendosi alle critiche sulle divisioni in seno alle associazioni lgbt italiane: le divisoni ci sono, e Arcigay ne è una delle principali responsabili, se non LA principale, arrocata come è sempre stata su posizioni arcigaycentriche, facendosi scudo con il sempre utilizzato “nessuno ha pensato di consultarci”.
Dovrebbe smetterla, soprattutto, di incolpare il politico di turno (oggi tocca al sottosegretario On. Scalfarotto, non che si voglia difenderlo, ieri a qualcun altro, domni ad un altro ancora); dovrebbe evitare di dire che Arcigay sta cercando “alleanze con la società civile”, che lo sento dal 1992, e dire una volta per tutte che l’associazione di cui è presidente è la maggiore ed unica responsabile del nulla di fatto che sono i diritti delle persone omosessuali in questo paese.
Partendo da qui, dalla dichiarazone di fallimento, o se volete chiamiamola assunzione di responsabilità, l’inutile Associazione potrebbe ricostruire rapporti istituzionali, associativi, crare comitati, o cucinare lasagne, certa di trovare sponde.
Perché Arcigay con il suo patetico parlamentino, il suo dialogarsi addosso, il suo parlare di sé come se fosse un governo nazionale delle omosessuali genti, ha dimostrato come l’arroganza possa solo fare danni.
(31 ottobre 2014)
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