di Gaiaitalia.com
Meglio di Salvini. Molto più divertente. Meno efficace di Casapound, ma ugualmente falsamente rassicurante. Col M5S a pezzi, dopo due settimane di espulsioni che neanche il PCUS, quattro epurati qui, quattro epurati là, senza spiegazioni, buttando fuori chi ne chiedeva, eliminando il sindaco di Parma, muovendosi come si muove una regina isterica che non sa più dove andare, il Grillo Sparlante è arrivato a gridare di ” clandestini” che “vanno rispediti a casa” e di “controlli sanitari alle frontiere”, come se non ci fossero.
Un maldestro tentativo di politico che sta vedendo naufragare ciò che ha creato tra i suoi sermoni da imbonitore ubriaco, l’incapacità dei suoi deputati di rendersi conto di dove stanno e perché, la sua vena da dittatore dell’isola di Maramao perché sei morto, e i continui “dagli!” a qualcuno.
Ora la sua battaglia è contro Salvini che lo sfanculeggia con la sfacciataggine di un ragazzino e che – al contrario di Grillo – la politica la sa fare. Ci rimetterà le natiche, il comico che fa più piangere che ridere e che espelle quando non vuole rispondere a domande legittime come “Chi lavora per la Casaleggio 6 Associati”… O meglio epurando quattro volontari che chiedevano “più trasparenza e partecipazione diretta nel Movimento”. Ma anche spiegazioni sullo staff della Casaleggio associati, sulle votazioni online e sullo scontro con il sindaco M5s Federico Pizzarotti… che hanno avuto l’ardire di contestarlo al Circo Massimo.
Un vero democratico, il Grillo Sparlante.
(20 ottobre 2014)
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