di Gaiaitalia.com
In uno dei paesi con il sistema elettorale più complicato al mondo, i aprtiti nazionalisti di serbi, croati e musulmani guidano le elezioni dopo lo scrutinio del 77 per cento delle schede. In Bosnia ed Erzegovina gli elettori si sono schierati con i partiti etnici di ispirazione religiosa.
Secondo quanto pubblicato da Il Post Bakir Izetbegovic, del partito musulmano SDA (Partito d’azione democratica) ha ottenuto finora il 33 per cento dei voti tra i bosgnacchi ed è a circa otto punti di vantaggio sul suo rivale (Fahrudin Radoncic). Per ora risultano in vantaggio – anche se il margine è piuttosto ristretto – Zeljka Cvijanovic per la rappresentanza serba e ortodossa (del partito SNSD, Alleanza dei Social Democratici Indipendenti) e Dragan Covic tra i croati e cattolici (del partito HDZ BIH, Unione Democratica Croata di Bosnia ed Erzegovina). L’affluenza alle urne è stata del 54,14 per cento, due punti percentuali in meno rispetto alle ultime elezioni del 2010.
(13 ottobre 2014)
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