di Giovanna Di Rosa
Il Califfo Nero avanza verso la conquista di Kobane mentre Erdogan dalla Turchia sta in silenzio – è impegnato a fare massacrare dalla polizia coloro che manifestano contro la guerra – e l’Iran annuncia la sua discesa in campo contro le truppe jihadiste, ma prima attende il “sì” della Siria.
I raid americani non fermano le truppe dell’IS che sono state rallentate nella giornata di mercoledì, ma non definitivamente fermate e continuano ad avanzare all’interno della città, con i Curdi che schierano anche le donne che sono pronte a combattere.
A Istanbul, Ankara, e in altre città del sud della Turchia, Erdogan ha ordinato di negare l’autorizzazione a manifestare e quando i manifestanti si sono riuniti senza rispettare la sua volontà di dittatore, le ha fatte disperdere con la violenza usando lacrimogeni, cannoni ad acqua e proiettili: secondo quanto pubblica Il Post sarebbero morti almeno 14 manifestanti, 98 sono rimasti feriti e in cinque diverse province è stato imposto il coprifuoco.
Da che parte sta Erdogan? Dalla parte dello sterminio dei Curdi o da quella del trionfo dell’Is?
Gli islamisti di Al Baghdadi sono un pericolo concreto e terribile che vanno contrastati e sconfitti ad ogni costo.
(9 ottobre 2014)
©gaiaitalia.com 2014 diritti riservati riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)