di Il Capo
Dunque vediamo un po’: a Bologna, come in tutta Italia le Sentinelle in Piedi manifestano il loro odio omofobo in 100 città contemporaneamente, in piedi con i loro libri in mano, illuminate dallo spirito santo che sappiamo quanti disastri ha combinato. A volte le divinità sono così clamorosamente umane. C’è libertà di manifestazione in questo paese. E purtroppo anche di omofobia.
Se l’On. Scalfarotto ci legge, sappia che stiamo parlando proprio di qella legge lì.
A Torino, qualcuno si incazza perché di omofobia gratis ne abbiamo piene le balle e ci piacerebbe un mondo dove tutti possono stare un po’ meglio, che non vuol dire come le Sentinelle in Piedi e i cattolici integralisti o i politici di estrema destra come Forza Nuova affermano, fare tutti quello che ci pare e distruggere la famiglia tradizionale: quella si è già distrutta da sola. Basta vedere l’educazione che ha dato a questa accozzaglia di integralisti del nulla.
A Bologna viene autorizzata una contromanifestazione, Sinistra e Centri Sociali, che protesta laicamente contro la santa protesta e che, dopo ore di proteste pacifiche da ambo i lati, degenera. Che succede? Succede che Forza Nuova si affianca alle Sentinelle in Piedi – che se fossero illuminate come ci raccontano, se avessero davvero a cuore ciò di cui parlano a vanvera, si dissocierebbero e disconoscerebbero ogni rapporto – anche casuale – con i neofascisti, ma non l’hanno ancora fatto – e la situazione sfugge di mano alle forze dell’ordine, scrive Repubblica.it. Risultato, botte da orbi.
Scrive ancora Repubblica.it: E’ degenerata alla fine, dopo ore di contestazione e pacifica protesta (…) Il fronte contro, dopo un corteo lungo le vie del centro, ha espugnato piazza Galvani, dove i “nemici” erano in confinati un angolo, protetti da un cordone di poliziotti. Sono volati sfottò e insulti. Poi quando i responsabili dell’ordine pubblico hanno deciso di far allontanare le “sentinelle”, e gli esponenti di Forza Nuova arrivati a dare loro manforte, è successo di tutto.
Un vero capolavoro di tolleranza, integrità morale, ed etica da imitare. Per non parlare della strategia politica e dell’immagine che questo paese continua ad offrire.
L’episodio scatena quindi Mario Adinolfi che parla di oscenità, lui che l’oscenità intellettuale la conosce bene, che dalla sua pagina Facebook tuona, con la leggerezza che gli riconosciamo, che le veglie delle Sentinelle in Piedi nascono dal “nostro diritto di affermare che un bimbo nasce sempre da un uomo e da una donna”, come se ci fosse notizia di qualche bambino nato in altro modo, e parla di manifestanti pacifici presi “d’assalto da una violenza oscena”. Il post va avanti in perfetto stile adinolfiano parlando di lobby lgbt e di tutte le stupidaggini cui l’Uomo ci ha abituati, descritte con la partigianeria volgare cui l’Uomo ci ha abituati, grazie all’oscenità intellettuale che caratterizza l’Uomo. Ma non scriviamo per scrivere contro Adinolfi. E’ lo stesso Adinolfi a scrivere ed agire contro Adinolfi.
Scriviamo per affermare che spacciare per “manifestazioni pacifiche” le azioni delle Sentinelle in Piedi è mentire sapendo di mentire: quelle azioni sono provocazioni scientemente preparate atte a fomentare l’odio contro le persone omosessuali, per instillare la paura, per soffocare la cultura della differenza come ricchezza, sono manifestazioni di terribile fascismo interiore – e la presenza di Forza Nuova ne è la conferma. Spacciare quelle delle Sentinelle in Piedi come manifestazioni pacifiche è un attentato all’intelligenza, come attentati all’intelligenza sono i corsivi di Adinolfi, non vedere dietro quelle manifestazioni nostalgie di totalitarismi, inquisizioni e roghi è essere ciechi.
In un paese civile non sarebbe stato possibile nulla di ciò che domenica è successo – ridicola denuncia a pesudonazista a Bergamo compresa – perché le manifestazioni che spingono all’odio (contro le persone omosessuali, contro qualsiasi confessione religiosa, contro le Sentinelle in Piedi, contro gli obesi, contro Adinolfi, contro chicchessìa) sarebbero proibite dalla legge. Corsivi omofobi compresi.
(6 ottobre 2014)
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