di Il Capo
Mentre da un lato l’ennesimo oligarca russo si inventava una conferenza per esportare nel mondo l‘odio antigay e le leggi contro la propaganda alle coppie dello stesso sesso, anche Putin non stava con le mani in mano (e come potrebbe? Basti vedere cosa succede nei territori ex sovietici ed in quelli sotto l’influenza della nuova Russia putiniana) inviando un messaggio ad una conferenza Neo-Con – conservatori e fascisti omofobi – alla quale ha pensato bene di intervenire anche monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, tutti uniti contro l’aborto ed il matrimonio ugualitario.
Quella del porporato timorato di dio e della madonna, e per questo tanto ligio ai doveri imposti da Santa Romana Chiesa che gli impone per la sua salvezza post-mortem di rendere impossibile la vita a chi morto non è, pronto ad immolarsi in vita per la sua salvezza personale da morto, monsignor Vincenzo Paglia dicevamo – altro cattolicissimo esempio di altruismo ed amor cattolico – ha pensato bene di partecipare a “The large family and future of humanity”, straordinario e umanissimo titolo, in programma al Gran palazzo del Cremlino.
Il leader del Cremlino, noto uomo di pace, ha dal canto suo sottolineato nel suo messaggio – riporta Il Secolo XIX – l’erosione dei valori morali nel mondo, sottolineando che mentre “la crisi della famiglia imperversa in molti paesi, la Russia vuole proteggere la famiglia e i diritti dei bambini… affinché la famiglia numerosa diventi la norma”.
Ha dimenticato Putin, e dubitiamo Monsignor Paglia gliel’abbia ricordato, i bravi russi che restituiscono i bambini agli orfanotrofi perché il Governo non pga loro gli alimenti promessi, sin sfregio all’amore per i bambini e la famiglia che i partecipanti a questa riunione d’odio millantano.
Alla riunione hanno partecipato molti neoconservatori in odore di santità come il “Soros russo”, Konstantin Malofeiev, capo della fondazione Basilio il Grande e creatore del fondo di investimenti Marshall Capital Partners ritenuto legato agli insorti filorussi nell’est ucraino, e la deputata Ielena Mizulina, paladina del divieto di adozione degli orfani russi per gli americani e del bando della propaganda gay: entrambi nella blacklist delle sanzioni. Con la benedizione del Vaticano e degli integralisti religiosi dell’iperdestra americana.
La Chiesa non si smentisce. E’ sempre se stessa nonostante i restyling.
(17 settembre 2014)
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