di Giancarlo Grassi
Insomma questo Renzi sa quel che vuole e come ottenerlo. Con la poltrona di ministro degli Esteri della UE a Federica Mogherini il Pd non si porta a casa solo un ambitissimo centro di potere, ma anche la vicepresidenza della Commissione Europea che vuol dire – per il partito più votato d’Europa – tenere il fiato sul collo di Juncker. Ed è questa la vera partita che Renzi ha vinto perché comunque in politica – anche se il M5S sembra sfortunatamente non volerlo capire e continua, purtroppo in ottima compagnia, a considerare le grida più utili – i numeri contano.
E’ una bella notizia per l’Italia che recupera credibilità dopo il ventennio dell’oBlio (la B maiuscola non è casuale) proprio mentre Totò Riina serve un nuovo scandalo sui rapporti Berlusconi-Mafia che passa relativamente sotto silenzio e forse per tutto ciò che s’è visto è davvero di secondaria importanza, e che piazza Renzi nuovamente sotto i riflettori nel giorno successivo all’annuncio del Monarca saudita che avverte europei ed americani di sicuri attentati terroristici islamisti nel giro di un paio di mesi.
Ora Mogherini è sulla graticola ed avrà il suo daffare vista la situazione internazionale che vede l’Unione Europea al centro, oasi di pace in un intorno dominato dai conflitti, tra le minacce di Putin e degli islamisti dell’Is. Aspettiamo di vederla al lavoro.
(31 agosto 2014)
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