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Adam Bouska, con la fotografia cambiamo il mondo. Nostra intervista esclusiva

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Adam Bouska - 05 smalldi Max Calvo

Eravamo alle serate di Mr. Gay World 2014 organizzate al Gay Village Stadium, centro nevralgico del divertissement engagé della Capitale. Lì, in vista della serata NOh8 prevista per il 29 agosto scorso ci siamo incontrati con il fotografo Adam Bouska ed il compagno di lavoro, avventura e vita Jeff Parshley. In un’atmosfera gradevole e rilassata, i due sono deliziosi esseri umani, abbiamo fatto una lunga chiacchierata sulle questioni legate al rispetto dei diritti umani, di tutti, perché oggi a te domani a me, e su come le fotografie abbiano il potenziale di cambiare il mondo.

NOh8 è un’organizzazione no profit, che dal 2008, poco prima che la Proposition 8 cancellasse in California il diritto al matrimonio per tutti diritto salvato qualche anno dopo da legislatori che non antepongono la loro finta morale ai diritti di tutti, lotta contro l’odio e lo fa in un modo inconsueto, attraverso la fotografia, l’immagine, la forza della bellezza e dell’amore per la bellezza, quella che abbiamo nel cuore.Adam Bouska - 00 medium

“Volevano creare qualcosa che fosse un reale contributo contro l’odio, la discriminazione, non ci consideriamo attivisti, anche se la parola attivismo l’abbiamo presa in considerazione subito dopo l’orrida Proposition 8, e per contribuire alla lotta contro l’odio abbiamo utilizzato quello che avevamo, il nostro talento”, dicono quasi all’unisono Adam Bouska e Jeff Parshley che – mi stupisco di questa cosa guardandoli ed ascoltandoli – parlano con uguale determinazione e chiarezza, ma soprattutto comunanza d’intenti, del progetto Noh8 “per noi si trattava di condividere storie, offrire una più giusta rappresentazione di se stessi in quanto persone comuni – siamo tutti persone comuni – e lottare per una società più giusta, senza odio”.

Adam Bouska - 01 Jeff mediumE precedendo la nostra domanda, più che scontata, ma necessaria, aggiungono “Non parliamo solo di odio contro le persone lgbt: oggi tocca a noi, ma domani potrebbe toccare ad altri, ai neri, a una minoranza religiosa piuttosto che un’altra, chiunque si trovi in condizione di debolezza sociale e possa essere per questo vittima di discriminazione”.

La sensazione che si ha osservando da fuori le attività dell’organizzazione NOh8 è che si tratti di un progetto che gode di importante supporto economico, quindi siamo quasi costretti a chiedere ad Adam e Jeff quanto ricca sia l’organizzazione. La risposta ce l’aspettavamo, in parte: “Siamo ricchi in supporto. Molte persone lavorano per diffondere il nostro messaggio, ma non viviamo di donazioni di aziende o di assegni di qualche filantropo che vuole supportare la nostra causa. La nostra organizzazione è piccola, siamo solo 4 persone, io ed Adam (è Jeff che parla, ndr) più altri due che lavorano con noi. Siamo determinati e ricci di visibilità. Usiamo il web, ed i nostri talenti per dare visibilità. E’ il talento a fare la differenza. Sono il talento e la determinazione. No (sorridono) non siamo ricchi”, e concludono la frase. Francamente mi sembrano sinceri, anche se la donazione di 30 euro per farsi tatuare momentaneamente il loro NOh8 su viso o braccia mi sembra esagerata, non glielo dico perché preferisco scriverlo, ma se si decide di supportare un’organizzazione lo si fa alle condizioni dell’organizzazione non alle nostre, ed è giusto così.  Adam Bouska - 04 medium

Chiedo quindi loro, mentre gli applausi alle nostre spalle per i concorrenti di Mr.Gay World sono assordanti e di questo parleremo domenica, (domani 31 agosto, ndr) e per fortuna siamo nel backstage, provocandoli, qualcosa sugli USA, patria di tutte le libertà – questo ci viene insegnato a credere – ma per me al pari  per alcuni versi, di alcuni dei regimi che a fasi alterne il governo americano sostiene e fa cadere. “Cambiare le menti ed i cuori, questo vogliamo fare con il nostro lavoro. Se guardiamo a cosa succede oggi in Siria, in Russia, in Medio Oriente capiamo che può succedere ovunque. E’ quindi necessario cambiare la percezione della gente. Lottare contro l’odio partendo dal cuore e da noi stessi. Negli Stati Uniti (nonostante un presidente nero, ndr) la segregazione razziale è ancora praticata in numerosi casi e, nonostante le leggi lo vietino, continua ad esere difficile sradicarla, quando e se i diritti lgbt saranno pienamente affermati, sarà necessario lottare contro nuove forme d’odio perché l’odio è una forza che deve trovare comunque un obiettivo contro il quale scagliarsi. Le nostre fotografia sono una conversaizone con gli altri. Questo facciamo: fotografiamo e parliamo. Per convincere. E cambiare i cuori”.

La nostra conversazione termina così. Li lascio ai loro amici di Mr. Gay World, ad assistere alla divertentissima serata, alle battute di Luxuria – le serate di Mr. Gay world sono presentate in inglese – ed alle loro occupazioni. Noi ce ne torniamo al nostro cocktail e ad applaudire quello che ci piace.

Seguiremo il lavoro di Adam Bouska e Jeff Parshley e ne vedremo le evoluzioni. E grazie.

Cambiare il mondo con la fotografia – pare – si può.

 

Adam Bouska - 03 medium

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(30 agosto 2014)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

©gaiaitalia.com 2014
diritti riservati
riproduzione vietata
 
©photos Adam Bouska 2014
per gentile concessione
diritti riservati

 

 

 

 

 

 

 

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