di Giancarlo Grassi
Conclusosi con un nulla di fatto il vertice tra Ucraine e Russia dei giorni scorsi, con Putin che in poche parole ha detto “Se vi alleate con l’UE cxxxi vostri…”, e la promessa di rivedersi, il neoespansionismo neosovietico ha mosso le sue pedine ed ha “invaso” la zona a sud dell’Ucraina, quella che confina guarda caso con la Crimea, mossa che permetterebbe idealmente il ricongiungimento della Grande Madre Russia con la figlia sciagurata che vuole andare ad ovest. Stalin avrebbe impegato meno tempo e più carri armati e bombe, ma anche la dittatura si è evoluta e quindi Putin ci va cauto.
Tra accuse alla Russia, “Avete sconfinato di nuovo” ed i filorussi che fanno quello che vogliono, le timide rimostranze di Obama e degli USA – che di fatto dalla storia vogliono stare fuori – con l’UE impegnata con la formazione dei suoi organismi dirigenti e la ministra degli Esteri inglese che peggio di ciò che ha fatto non poteva fare, Putin e filorussi fanno più o meno quello che gli pare.
Così mentre Poroshenko annuncia che soldati russi sono entrati entro i confini dell’Ucraina, la Russia nega ufficialmente qualsiasi tipo di coinvolgimento negli scontri militari, confermando solo la presenza di soldati russi entro il suo territorio (ma sul confine – da quando si conferma la presenza di milizie sui proprio confini?) per tutelare i propri interessi (espansionistici?).
(29 agosto 2014)
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