di Giancarlo Grassi
Il numero totale dei morti è salito a 729, su 1.323 casi di contagio da ebola, e l’epidemia si sta diffondendo con molta più velocità di quella messa in campo per fermarla: è l’allarme della delegata dell’OMS Margaret Chan che ha affermato “L’Africa Occidentale è vittimadella più letale epidemia di ebola della sua storia”, aggiungendo che i rischi che l’epidemia si trasmetta ad altri stati è altissimo.
Nonostante il virus non si propaghi per via aerea, a meno di possibili mutazioni, l’epidemia è di difficilissimo controllo a causa delle credenze delle popolazioni rurali che non si fidano della medicina moderna e preferiscono affidarsi a guaritori locali, del difficilissimo controllo dei pazienti ricoverati in ospedale, molti dei quali fuggono dalle strutture sanitarie con l’aiuto dei familiari ed anche dall’altissimo numero (60) di operatori sanitari (compreso il medico della Sierra LeoneSheik Umar Khan contagiati ed uccisi da Ebola.
Due operatori sanitari statunitensi sono stati rimpatriati dopo essere stati contagiati dal virus Ebola in Liberia e riceveranno trattamento sanitario all’Emory University Hospital di Atlanta, in Georgia.
Il contagio da ebola avviene per contatto con materiali o persone (anche cadaveri) infetti e la variante del virus che sta seminando morte in Liberia, Sierra Leone, Nigeria e Guinea è la più pericolosa, arrivando a provocare la morte del 90% dei soggetti infettati.
(4 agosto 2014)
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