di Gaiaitalia.com
Il sito BBC News informa che le autorità russe, nell’intento di rinverdire i fasti dell’antico impero sovietico, alle mire neo espansionistiche e destabilizzatrici dei loro vertici, andranno ad affiancare ora una legge per uccidere internet e la dissidenza che corre sul web, vi avevamo già parlato di qualcosa di simile qui.
Dopo la legge contro la propaganda omosessuale e quella che vieta l’uso della parolacce (avevamo ipotizzato anche una legge contro il defecare per via del cattivo odore, a questo link vi offriamo un irriverente articolo sulle misure putiniane contro le libertà individuali), arriva ora la Legge che obbliga i server a mettere a disposizione della autorità i dati degli utenti, le limitazioni ai social networks, l’obbligo per i blog con più di 3000 utenti giornalieri a mettersi in riga con la legge, cioè registrarsi e sottostare alle leggi della Grande Madre Russia, cioè alla censura di stato.
I bloggers non potranno essere anonimi ed i social networks avranno l’obbligo di mantenere “in vita” i dati degli utenti per sei mesi.
Le informazioni sugli utenti dovranno essere immagazzinate su servers alloggiati in territorio russo, affinché le autorità possano facilmente accedervi.
Insomma il governo di Putin – il cui amore per la pace e la democrazia è negli ultimi mesi sotto gli occhi di tutti, visti i fatt in Ucraina, se magari non vi fosse bastata la Cecenia – vuole far fuori la libertà d’informazione sul web come ha fatto con il sito di uno dei suoi più feroci e popolari oppositori, Garry Kasparov.
(1 agosto 2014)
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