di Paolo M. Minciotti
Con una decisione che dovrebbe fare gridare allo scandalo l’Italia intera, se non fosse impegnata a prendersela con Renzi, la giunta del democratico [sic] leghista Tosi ha approvato una delibera dell’altro buon leghista Zelger che vieta di parlare di gay nelle scuole e che istituisce un numero verde per segnalare chi lo fa.
Siamo ormai alla follia nell’intollerante – ed ormai insopportabile – feudo leghista, che nonostante i tentativi di false aperture di Tosi – che pochi giorni fa millantava una impossibile ed incredibile apertura sulle Unioni civili per le coppie dello stesso sesso – lasciava che la sua giunta (che sennó lo fa saltare) approvasse con 17 voti a favore e 12 contrari, la mozione che propone l’istituzione nelle scuole della città un “osservatorio” che dia alla civile Verona “un’adeguata informazione preventiva ai genitori sul contenuto dei progetti di educazione all’affettività e alla sessualità, come pure sugli spettacoli e sugli eventi ludici, che vengono proposti ai loro figli” perché nella scuola – sono parole del consigliere leghista Zelger che regge il sindaco Tosi “vengono proposti progetti educativi volti a declassare l’impegno matrimoniale tra un uomo e una donna, considerandolo un mero stereotipo di genere, equivalente ad altri tipi di unioni affettive”.
Ormai mancano solo le liste di proscrizione.
(28 luglio 2014)
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