di Giancarlo Grassi
Carlo Tavecchio candidato alla presidenza della federazione italiana gioco calcio per il post-Abete l’ha fatta grossa uscendosene con un tweet “Qui fanno i titolari quelli che prima mangiavano le banane” che definiamo indecente perché la nostra educazione ci impedisce di definirlo come meriterebbe.
La sua frase in realtà suonava così, che è anche peggio: “L’Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che Opti Poba è venuto qua che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare della Lazio e va bene cosi”. Un vero genio della comunicazione. Un grande della tolleranza. Un esempio di umanità sportiva.
Il Pd le ha cantate chiare: “Serve un passo indietro”, con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio (con delega allo Sport) Graziano Delrio che è infuriato e Deborah Serracchiani che gli dá man forte: “Il caso Tavecchio non dovrebbe nemmeno essere in discussione: la sua candidatura semplicemente non può essere presa in considerazione”.
A reggere le sorti di Carlo Tavecchio presidente trombato prima dell’insediamento, rimane solo Forza Italia (chissà perché) e la Destra tutta (il perché si sa benissimo), insieme ai presidenti della Lega di A e B.
(27 luglio 2014)
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