di Il Capo
La stimata Madre Superiora Suor Eugenia Libratore è la suorina che rispettando gli ordini di Santa Romana Chiesa, regina della tolleranza e principessa dell’uguaglianza di tutto il creato, ha licenziato una docente perché (forse) lesbica. Come direttore della scuola ne ha tutto il diritto, se poi la legge fosse applicata e pagasse le conseguenze delle sue azioni…
La direttrice dell’Istituto Sacro Cuore ha rilasciato una patetica intervista al quotidiano Corriere delle Alpi dove mentre si arrampica sugli specchi, dicendo tutto ed il contrario di tutto, parlando del vuoto cosmico, di Sinodi, di accoglienza, ma anche no, di tutto quanto si può dire e non dire, perché loro che possono vivere nel regno dell’intangibile con i soldi dello Stato Italiano si possono permettere qualsiasi cosa…
Se non si può non provare compassione per una religiosa che compie gli ordini con cieco disprezzo dell’umanità – facendo pagare alla comunità e alle minoranze le sue scelte in nome del potere temporale di una Chiesa che ha nascosto i crimini pedofili prima del restyling – si resta senza parole davanti alla spudoratezza di certe affermazioni condite di falsa umana comprensione e disumano odio travestito da amore cristiano.
Sulle persone omosessuali, Suor Eugenia Libratore dice molte cose senza dirle, ma ad un certo punto i giornalisti devono averle fatto saltare i nervi perché se ne esce con un “se (qualcuno, ndr) mi viene a chiedere lavoro e mi dice sono omosessuale, io probabilmente la aiuterò in un altro modo, probabilmente le trovo un altro lavoro, ma non la metto vicino ai bambini”.
Vicino ai bambini ci mettiamo i religiosi, che son più pratici, diciamo.
E dato che siamo in tema di facezie chiedo a Suor Eugenia Libratore di rendere noto il suo orientamento sessuale e quello degli altri collaboratori della scuola… Voti di castità a parte. Così che il rigore morale di cui straparla sia applicato sul serio…
(24 luglio 2014)
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