di Giovanna Di Rosa
Il quotidiano l’Unità scrive “Nel corso della requisitoria, durata circa sei ore, il magistrato ha parlato di un «abuso di dimensioni colossali» da parte dell’allora presidente del consiglio nei confronti dei funzionari della questura di Milano presso cui è intervenuto il 27 maggio 2010, ovvero la sera in cui Karima el Mahroug, detta Ruby, fu fermata per un presunto furto“.
Insomma l’accanimento giudiziario contro l’uomo più innocente del globo, l’uomo che non ha mai comesso un reato, l’uomo più sfortunato del creato, che si trova dove si trova a causa della cattiveria della gente e dei giornali comunisti, fa cadere un’altra tegola in testa al già condannato in primo grado ex cavaliere, ex presidente del consiglio.
A Bari è stato infatti chiesto il rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi nell’ambito dell’inchiesta sui soldi dati, tramite Valter Lavitola, all’imprenditore Gianpaolo Tarantini per indurlo – dice l’accusa – a mentire sulle escort presentate tra il 2008 e il 2009 con l’udienza preliminare fissata la 14 novembre prossimo.
Quei cattivoni della procura generale di Milano invece vogliono la conferma della pena di 7 anni già inflitti all’ex cavaliere, anche in appello. Si parla del caso Ruby e si continua a parlare – da parte dell’accusa – di reato di concussione e di reato di prostituzione minorile. E’ per il prossimo 15 luglio l’arringa difensiva degli avvocati Franco Coppi e Filippo Dinacci.
La sentenza è attesa per il 18 luglio.
(13 luglio 2014)
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