di Il Capo
In Arcigay reiterano, sono recidivi, ad Arcigay piace fare le cose un tanto al braccio. Non ci riferiamo alle scelte politiche (sic) o alle capacità organizzativo-aggregative (sic) della più grande associazione gay d’Europa (la definizione è loro, non mia), ma al vero problema di Arcigay che è quello dell’apparire a tutti i costi: ora, dopo l’Onda Pride, veniamo a sapere che tra i tesserati di Arcigay ci sono Feltri e Pascale.
Fermo restando che ognuno a casa propria la fa dove gli pare, anche fuori dal vaso, e con pieno diritto, questione che vale anche per noi e non solo per gli arcigaï ,ci chiediamo perché persistere con la strategia del nulla: non era bastata la figuraccia del Pegaso d’Oro ad Iva Zanicchi? Si sono dimenticati le dichiarazioni scritte di Feltri su tutto ciò che è gay? Francesca Pascale, chi è costei? Oltre ad essere la forse prossima futura moglie dell’ex-cavaliere? Non ha collezionato abbastanza figuraccie la povera Arcigay?
Insomma, per chiudere, una domanda: perché non si è rifiutata la tessera a questi due?
Spera in questo modo Arcigay di mettere in difficoltà il governo Renzi sulla questione delle Unioni Civili alla tedesca?
Sono degli ingenui.
(1 luglio 2014)
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