di Daniele Santi
Sono stati arrestati con l’accusa di essisto annullare per la seconda voltaere gay, senza prove, grazie alla delazione della popolazione etero o presunta tale che vuole così profondamente la pace da voler estirpare il male negli altri, invece di guardarsi nel cuore.
Hanno entrambi 21 anni, sono Philip Mubiana e James Mwape, accusati di “incontri carnali contronatura”, medievale accusa da inquisizione e dopo diversi mesi di prigione hanno visto annullare per la seconda volta il processo a loro carico dopo che la polizia ha loro estorto una confessione con la tortura, senza mai confermare la diceria che otto testimoni sarebbero stati a conoscenza della loro relazione (e come?).
I due giovani evidentemente non hanno diritto ad un processo per la tronfia giustizia dello Zambia e anche Amnesty international è scesa in campo qualche settimana fa richiedendone il rilascio “senza condizioni” dei due accusati perché le accuse ed i metodi di detenzione contravvengono i “trattati internazionali sui diritti umani”.
Non interessa nulla alle autorità dello Zambia, torturarne due per dominarli tutti, sembra essere la loro filosofia basata sulla paura.
Quella paura che è la madre di tutti i casini.
(24 giugno 2014)
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